Negli ultimi giorni è stato attivato in molte regioni, come Lazio, Toscana e Friuli Venezia-Giulia solo per citarne alcune, il servizio di prenotazioni per le vaccinazioni anti-COVID in favore del Personale universitario. Infatti, tutto il Personale docente e tecnico-amministrativo è stato invitato a prenotarsi, compiendo un gesto responsabile e solidale nei confronti dell’Università, del nostro Paese e della comunità globale. La naturale continuità della filiera lavorativa, considerando le strette collaborazioni esistenti tra Università, IRCSS ed Enti di Ricerca, dovrebbe prevedere il proseguo della campagna di vaccinazione inserendo tra gli interessati anche i lavoratori degli EPR.
Si tratta di un sistema, quello degli EPR e dell’Università o IRCSS, contiguo, senza separazione lavorativa e fisica.
Infatti, come evidenziato sia sul sito www.salute.gov.it che da diverse pubblicazioni scientifiche, anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione è necessario che si continui ad osservare le buone pratiche di prevenzione e protezione attualmente previste, come indossare la mascherina, lavare spesso e accuratamente le mani e mantenere il distanziamento fisico. Questo perché è molto probabile che il vaccino, pur proteggendo sé stessi, non impedisce la trasmissione del virus ad altri. Ciò implica che la frequenza degli stessi ambienti di lavoro da parte di Personale vaccinato e non, potrebbe porre un lavoratore non vaccinato ad un rischio. Rischio che sarebbe superato agilmente se tutti i lavoratori venissero sottoposti a vaccino. Questo passaggio permette al sistema scientifico di rimettersi a lavoro a pieno regime, in quanto molti laboratori non possono espletare, per esigenze di servizio e di specificità di ruolo, le proprie attività in modalità agile.
Appare lampante la disomogeneità dello stato epidemiologico tra le regioni e quindi risulta necessario intervenire in maniera mirata per evitare di vanificare gli sforzi fatti sinora durante la campagna vaccinale. Richiediamo quindi che tutto il personale EPR venga inserito nella programmazione vaccinale, alla stregua delle Aziende Ospedaliere e dell’Università, ricordando che è una vera prevenzione sulla velocità di diffusione del virus si ottiene solo vaccinando la popolazione attiva.
Abbiamo chiesto con forza tutti gli Enti Pubblici di Ricerca venissero inseriti nella programmazione della campagna vaccinale in corso, al pari di Aziende Ospedaliere e Università. A fronte di formale richiesta da parte della UIL RUA, in occasione dell’incontro con le OO.SS. avvenuto con la Ministra del MUR Prof.ssa Maria Cristina Messa ha dichiarato, tra le altre cose, che il personale di tutti gli EPR verrà inserito nella programmazione per essere vaccinato.
Nella giornata del 2 marzo, il Direttore Generale del MUR Dr. Vincenzo Di Felice ha inviato a tutti gli Enti di Ricerca vigilati la nota di oggetto “Piano vaccinale COVID-19 per il personale degli Enti pubblici di ricerca – Trasmissione dati“, contente la richiesta formale degli elenchi completi ed aggiornati del Personale strutturato, da trasmettere entro e non oltre lunedì 8 marzo p.v.
Oggi, la suddetta richiesta è stata integrata da ulteriore nota affinché gli Enti inviino anche i dati relativi al Personale non strutturato.
Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi!
Il Segretario Nazionale
Stefania Rossi